Le preoccupazioni dei genitori spesso riguardano il fatto di permettere ai loro figli adolescenti l'uso di social media web site come Facebook e MySpace, ma un nuovo studio dell'Universita' della Virignia suggerisce che i giovani ben adattati utilizzano questi web site per incrementare le loro gia' positive relazioni amicali, al contrario di coloro che hanno problemi comportamentali e difficolta' a crearsi delle amicizie, che potrebbero essere piu' inclinati ad usare questi mezzi in modo negativo, a volte in modo aggressivo od a ignorare del tutto la loro esistenza.
Lo studio e' pubblicato sul Journal Developmental Psychology.
''Eravamo interessati a capire se i giovani con adattamento sicuro fossero piu' propensi ad utilizzare i social media come un estensione delle loro positive relazioni amicali, diversamente da coloro meno adattati socialmente che non hanno una pagina su Facebook o Myspace o, nel caso questa esista, la usano in modo meno positivo'' dice la prof.ssa Yee Mikami che ha condotto lo studio.
La prof.ssa Mikami ed i suoi colleghi hanno, in uno studio longitudinale, valutato la qualita' di amicizie e popolarita' di 172 adolescenti tra 13 e 14 anni, e, 8 anni dopo, hanno osservato le loro pagine di Facebook e Myspace per esaminare le loro intereazioni con gli altri e la qualita' delle amicizie in questo dominio.
''E' stato come essere una mosca sul muro durante un pigiama party'' dice Mikami.
Ella ha scoperto che i giovani ben adattati durante l'adolescenza erano piu' propensi ad utilizzare i social network durante i loro vent'anni indipendentemente da eta', sesso, etnia, reddito dei genitori e che generalmente la qualita' delle relazioni instaurate non e' diversa da quella che caratterizzava loro prima dell'eta' adulta.
''Abbiamo scoperto che le interazioni on-line di questi giovani adulti, detentori di pagine di Facebook e Myspace, sono molto simili alle differenti forme di interazione che gli stessi hanno con le relazioni faccia-a-faccia.'' dice Mikami. ''Cosi' i genitori dei soggetti ben adattati possono stare tranquilli circa il modo con cui i loro figli si comportano quando usano i social media. Questi comportamenti sono simili a molti altri comportamenti positivi''.
Comunque la prof.ssa Mikami avverte che, gli adolescenti che hanno problemi comportamentali o che hanno difficolta' a mantenere delle relazioni amicali positive possono essere piu' propensi ad utilizzare i social network in modo negativo, come potrebbero comportarsi in modo negativo nei rapporti faccia-a-faccia. Il negativo uso di questi strumenti include l'uso di eccessivo blasfemismo, commenti ostili o gesti aggressivi o la pubblicazione di foto di se stessi o di altri nudi. Hanno, inoltre, poche relazioni di supporto con i loro amici di Facebook o Myspace. Anche se questo gruppo di persone e' meno incline a usare i social media.
In generale l'86% dei giovani coinvolti nello studio di Mikami utilizza i social network in linea con la media nazionale.
''L'uso di Facebook e MySpace e' realmente pervasivo tra i giovani di questa eta', e quindi e' comprensibile che gli adolescenti vorrebbero una connessione coi loro simili in questo modo. E' un'estensione delle relazioni che gia' condividono''. dice Mikami ''I genitori dovrebbero provare ad essere maggiormente coivolti dai loro bambini cercando di comprendere il loro mondo on-line nello stesso modo in cui cercano di comprendere ogni altro aspetto della loro vita''.
''Il ruolo del genitore e' quello di essere di supporto piuttosto che essere intrusivo e di mantenere un dialogo aperto con i figli; questo permette ai genitori di sapere sempre cosa succede intorno a loro figli e di conoscere anche i loro amici, sia quelli on-line e sia quelli in carne ed ossa.''
Lo studio e' pubblicato sul Journal Developmental Psychology.
''Eravamo interessati a capire se i giovani con adattamento sicuro fossero piu' propensi ad utilizzare i social media come un estensione delle loro positive relazioni amicali, diversamente da coloro meno adattati socialmente che non hanno una pagina su Facebook o Myspace o, nel caso questa esista, la usano in modo meno positivo'' dice la prof.ssa Yee Mikami che ha condotto lo studio.
La prof.ssa Mikami ed i suoi colleghi hanno, in uno studio longitudinale, valutato la qualita' di amicizie e popolarita' di 172 adolescenti tra 13 e 14 anni, e, 8 anni dopo, hanno osservato le loro pagine di Facebook e Myspace per esaminare le loro intereazioni con gli altri e la qualita' delle amicizie in questo dominio.
''E' stato come essere una mosca sul muro durante un pigiama party'' dice Mikami.
Ella ha scoperto che i giovani ben adattati durante l'adolescenza erano piu' propensi ad utilizzare i social network durante i loro vent'anni indipendentemente da eta', sesso, etnia, reddito dei genitori e che generalmente la qualita' delle relazioni instaurate non e' diversa da quella che caratterizzava loro prima dell'eta' adulta.
''Abbiamo scoperto che le interazioni on-line di questi giovani adulti, detentori di pagine di Facebook e Myspace, sono molto simili alle differenti forme di interazione che gli stessi hanno con le relazioni faccia-a-faccia.'' dice Mikami. ''Cosi' i genitori dei soggetti ben adattati possono stare tranquilli circa il modo con cui i loro figli si comportano quando usano i social media. Questi comportamenti sono simili a molti altri comportamenti positivi''.
Comunque la prof.ssa Mikami avverte che, gli adolescenti che hanno problemi comportamentali o che hanno difficolta' a mantenere delle relazioni amicali positive possono essere piu' propensi ad utilizzare i social network in modo negativo, come potrebbero comportarsi in modo negativo nei rapporti faccia-a-faccia. Il negativo uso di questi strumenti include l'uso di eccessivo blasfemismo, commenti ostili o gesti aggressivi o la pubblicazione di foto di se stessi o di altri nudi. Hanno, inoltre, poche relazioni di supporto con i loro amici di Facebook o Myspace. Anche se questo gruppo di persone e' meno incline a usare i social media.
In generale l'86% dei giovani coinvolti nello studio di Mikami utilizza i social network in linea con la media nazionale.
''L'uso di Facebook e MySpace e' realmente pervasivo tra i giovani di questa eta', e quindi e' comprensibile che gli adolescenti vorrebbero una connessione coi loro simili in questo modo. E' un'estensione delle relazioni che gia' condividono''. dice Mikami ''I genitori dovrebbero provare ad essere maggiormente coivolti dai loro bambini cercando di comprendere il loro mondo on-line nello stesso modo in cui cercano di comprendere ogni altro aspetto della loro vita''.
''Il ruolo del genitore e' quello di essere di supporto piuttosto che essere intrusivo e di mantenere un dialogo aperto con i figli; questo permette ai genitori di sapere sempre cosa succede intorno a loro figli e di conoscere anche i loro amici, sia quelli on-line e sia quelli in carne ed ossa.''
Fonti: http://www.sciencedaily.com/releases/2010/01/100125173450.htm?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed:+sciencedaily+(ScienceDaily:+Latest+Science+News)
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