mercoledì 22 luglio 2009

L'imprecazione e' la risposta al dolore

Uno studio condotto nel Regno Unito ha messo in evidenza che inveire riduce gli effetti del dolore probabilmente perche' evoca una risposta comportamentale simile a quella del riflesso di fuga o attacco quando si supera il limite tra la paura del dolore e la percezione del dolore stesso.
Lo studio e' stato condotto dagli psicologi Richard Stephens, John Atkins e Andrew Kingston alla Keele University nello Staffordshire ed e' stata recentemente pubblicata nella rivista specializzata NeuroReport.
Sebbene imprecare rappresenta una comune risposta al dolore e' un mistero sapere se effettivamente altera la nostra esperienza di esso.
Secondo una relazione dell'agenzia di stampa Reuters, Stephens dice che il comportamento di imprecare e' da secoli comune ed e' quasi un fenomeno linguistico umano universale.
La ricerca mostra una potenziale ragione del perche' questo comportamento si sviluppa e perche' esso persista nel tempo.
Stephens dice che tutto dipende dall'emisfero destro del cervello, mentre molte dendenze linguistiche si sviluppano dall'emisfero sinistro (foto in alto).
Per questo studio, i ricercatori hanno studiato quale imprecazione altera la capacita' di 64 volontari di resistere con le mani immerse nell'acqua fredda (tolleranza al dolore a sangue freddo). E' stata misurata, inoltre, la percezione al dolore e misurato il battito cardiaco.
L'esperimento si e' svolto in due distinte fasi.
Nella prima fase i ricercatori hanno chiesto ai volontari di ripetere degli improperi mentre tenevano le mani immerse nell'acqua.
Nella seconda fase la prova e' stata ripetuta, ma, questa volta, e' stato chiesto loro di ripertere delle semplici parole descrittive delle caratteristiche di un tavolo.
Stephens e colleghi hanno esaminato le differenze di genere, il ruolo del dolore, paura del dolore e tratti di ansieta'.
I risultati dimostrano che comparando le due condizioni sperimentali, imprecare incrementa la tolleranza al dolore ed il battito cardiaco, in aggiunta diminuendo la percezione del dolore.
I ricercatori concludono che le osservazioni sulla diminuzione del dolore (ipoalgesia) possono essere dovute alle tendenze sopracitate includendo una risposta comportamentale di fuga o attacco annullando il legame tra paura del dolore e la percezione del dolore stesso.
Stephens disse alla stampa che non e' stato stabilito il legame con il riflesso di attacco o fuga, ma si suppone che l'imprecazione abbia effetti sull'aumento dell'aggressivita'.
''Cio che e' chiaro e' che le imprecazioni innescano non solo responsi emozionali, ma anche fisici'', aggiunge Stephens spiegando che questo accade perche' la tendenza umana di imprecare e' sopravvissuta durante tutto il corso dei secoli.

Fonte: http://www.medicalnewstoday.com/articles/157725.php


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