Da una ricerca della Princepton University, sappiamo che gli aspetti della personalita' di singoli individui possono essere inferiti da tratti del viso. Questa relazione era stata gia' supposta da Lavater quando scrisse Essays on Phisiognomy dove illustro' vari casi al riguardo. Sebbene queste idee potrebbero essere considerate ridicole, in realta' la tendenza ad attribuire tratti di personalita' basandosi su aspetti e caratteristiche fisiche non e' da sottovalutare perche' e' di grande impatto sulla vita di tutti.
Un individuo fisicamente attraente e' portato a raggiungere i suoi obiettivi piu' facilmente e ricevera' meno giudizi negativi, per esempio.
Dalle caratteristiche della faccia, inoltre, gli individui, non solo formano un giudizio globale, ma inferiscono precisi tratti ed impressioni.
I ricercatori infatti hanno dimostrato che l'inferenza della competenza del candidato all'elezione del congresso degli Stati Uniti nel 2000, 2002, 2004 ne' ha predetto il vincitore. Sono stati anche valutati e considerati altri aspetti della personalita' come l'affidabilita' e la piacevolezza, ma la competenza e' risultata maggiormente correlata col candidato vincitore. Questo significa che questo tratto e' di gran lunga considerato il piu' adatto per una persona che svolge un ruolo pubblico.
Queste inferenze, quindi, hanno un grosso impatto e influenza sulle nostre decisioni e comportamenti. Certo, quando diciamo questo, non ci riferiamo alle decisioni volontarie, ma senza alcun ombra di dubbio, possiamo anche dire che queste influenze sono spesso sottovalutate perche' inconsapevoli.
I ricercatori hanno supposto l'esistenza di due sistemi: il primo riflessivo sistema e' quello che e' veloce, intuitivo, non volontario che analizza i tratti della faccia per trarne le relative inferenze. Il secondo, invece, lento, faticoso e volontario.
Le ricerche sui processi visivi ci mostra come le rappresentazioni mentali degli oggetti importanti del campo visivo si costituiscono anche molto velocemtente e quindi osservando i visi e' possibile che le inferenze su attributi sociali significativi possano essere estratti in tempi brevissimi.
Sono stati condotti una serie di studi in cui sistematicamente sono stati manipolati i tempi di esposizione alle facce per scoprire le condizioni minime entro cui, gli individui formano un giudizio in relazione alla personalita' osservando le caratteristiche del viso.
Sono stati condotti 5 esperimenti, ogniuno dei quali su una caratteristica diversa come attrattiva, piacevolezza, affidabilita', competenza ed aggressivita'.
L'attrattiva e' la caratteristica che piu' si lega all'aspetto fisico per cui e' stata usata come benchmark per le altre caratteristiche sperimentate. Anche la piacevolezza ha un buon legame con l'aspetto fisico, mentre le altre tre caratteristiche sono piu' comportamentali. Tutte queste caratteristiche inoltre sono importanti sia per le interazioni sociali e sia per quelle economiche.
Nell'esperimento tutte le facce (non familiari) sono state presentate in tre diverse condizioni sperimentali: la prima prevedeva una esposizione di 100 ms, la seconda 500 ms e la terza 1000 ms.
Le tre ipotesi sono che:
Un individuo fisicamente attraente e' portato a raggiungere i suoi obiettivi piu' facilmente e ricevera' meno giudizi negativi, per esempio.
Dalle caratteristiche della faccia, inoltre, gli individui, non solo formano un giudizio globale, ma inferiscono precisi tratti ed impressioni.
I ricercatori infatti hanno dimostrato che l'inferenza della competenza del candidato all'elezione del congresso degli Stati Uniti nel 2000, 2002, 2004 ne' ha predetto il vincitore. Sono stati anche valutati e considerati altri aspetti della personalita' come l'affidabilita' e la piacevolezza, ma la competenza e' risultata maggiormente correlata col candidato vincitore. Questo significa che questo tratto e' di gran lunga considerato il piu' adatto per una persona che svolge un ruolo pubblico.
Queste inferenze, quindi, hanno un grosso impatto e influenza sulle nostre decisioni e comportamenti. Certo, quando diciamo questo, non ci riferiamo alle decisioni volontarie, ma senza alcun ombra di dubbio, possiamo anche dire che queste influenze sono spesso sottovalutate perche' inconsapevoli.
I ricercatori hanno supposto l'esistenza di due sistemi: il primo riflessivo sistema e' quello che e' veloce, intuitivo, non volontario che analizza i tratti della faccia per trarne le relative inferenze. Il secondo, invece, lento, faticoso e volontario.
Le ricerche sui processi visivi ci mostra come le rappresentazioni mentali degli oggetti importanti del campo visivo si costituiscono anche molto velocemtente e quindi osservando i visi e' possibile che le inferenze su attributi sociali significativi possano essere estratti in tempi brevissimi.
Sono stati condotti una serie di studi in cui sistematicamente sono stati manipolati i tempi di esposizione alle facce per scoprire le condizioni minime entro cui, gli individui formano un giudizio in relazione alla personalita' osservando le caratteristiche del viso.
Sono stati condotti 5 esperimenti, ogniuno dei quali su una caratteristica diversa come attrattiva, piacevolezza, affidabilita', competenza ed aggressivita'.
L'attrattiva e' la caratteristica che piu' si lega all'aspetto fisico per cui e' stata usata come benchmark per le altre caratteristiche sperimentate. Anche la piacevolezza ha un buon legame con l'aspetto fisico, mentre le altre tre caratteristiche sono piu' comportamentali. Tutte queste caratteristiche inoltre sono importanti sia per le interazioni sociali e sia per quelle economiche.
Nell'esperimento tutte le facce (non familiari) sono state presentate in tre diverse condizioni sperimentali: la prima prevedeva una esposizione di 100 ms, la seconda 500 ms e la terza 1000 ms.
Le tre ipotesi sono che:
- i tratti della pesonalita' vengono estratti gia' a 100ms
- un'ulteriore e maggiore esposizione alle facce faccia aumentare la confidenza nei confronti dei tratti inferiti, senza necessariamente osservare un cambio di giudizio.
- un tempo ancora piu' lungo consente di ottenere impressioni maggiormente differenziate sui tratti inferiti.
Il gruppo di controllo era costituito da un campione di individui che avrebbe dato un giudizio sulle foto senza essere sottoposto ad alcuna pressione temporale.
Quindi se il giudizio si fosse formato a 100 ms, i risultati del gruppo sperimentale sarebbero dovuti essere significativamente simili a quello del gruppo di controllo. In caso contrario sarebbe stato necessario un maggior tempo di esposizione per far coincidere i giudizi.
Il tempo di 500 ms dovrebbe essere un tempo sufficiente per permettere agli individui di formare un giudizio stabile sui tratti inferiti. In questo caso, il giudizio dato sarebbe dovuto essere significativamente simile a quello del gruppo di controllo.
In ultimo, l'esposizione a 1000 ms avrebbe dovuto portare gli indiviudi a formare un giudizio maggiormente differenziato sui tratti inferiti. Se un giudizio globale sarebbe stato significativamente vicino a quello del gruppo di controllo, un tempo di esposizione maggiore avrebbe dovuto portare gli indiviudi a differenziare ed approfondire i giudizi dati e per cui il risultato finale sarebbe una maggiore discrepanza di giudizio rispetto al gruppo di controllo.
Sono stati impegnati 245 studenti universitari. 117 destinati a formare il gruppo di controllo e i rimanenti a costituire il gruppo sperimentale.
2o di loro sono stati assegnati al gruppo che avrebbe valutato l'attrattiva, 25 alla piacevolezza, 23 alla competenza, 24 alla fiducia e 25 all'aggessivita'.
Le immagini usate appartenevano a 66 persone sconosciute 33 uomini e 33 donne.
Il gruppo di controllo avrebbe dovuto osservare le immagini ed esprimere un giudizio sui tratti oggetto della sperimentazione senza ''fretta''. Avrebbero dovuto esprimere un giudizio su un questionario separato basandolo su una scala da 1 a 9. Questo giudizio era importante per confrontare il giudizio dei soggetti sperimentali.
Ovviamente, ci si aspettava che il giudizio dei soggetti sperimentali fosse correlato con quello dei soggetti del gruppo di controllo.
Ai soggetti del gruppo sperimentale venne detto che quello era un esperimento sulla prima impressione e si pregava loro di rispondere il piu' velocemente possibile. Inoltre, si faceva loro presente che l'immagine sarebbe apparsa solo una volta. Erano davanti lo schermo di un pc, e la prova partiva dopo aver permesso loro di familiarizzare con l'ambiente. Osservavano una punto di fissazione centrale costituito da una + al centro dello schermo e poi appariva l'immagine e vi restava per il tempo di 100ms, 500ms o 1000ms.
Subito dopo, una domanda presentata sullo schermo chiedeva loro di dire se il personaggio visto sullo schermo fosse attraente, piacevole, affidabile, competente o aggressivo. La risposta prevedeva un si o no da parte dell'utente. Il sistema chiedeva successivamente loro di valutare la confidenza del giudizio espresso su una scala da 1 a 7.
I risultati mostrano che gia' a 100 ms di esposizione i giudizi espressi dagli individui e' significativamente correlato con quelli espressi da gruppo di controllo. Come ci si aspettava, e' l'attrattiva la voce maggiormente correlata all'aspetto fisico, dopotutto e' un tratto specifico della faccia. Si e' anche notata un'elevata correlazione per il giudizio di affidabilita'. Con l'aumento del tempo di esposizione questi giudizi non cambiano significamente.
L'aumento del tempo porta gli individui a dare dei giudizi piu' negativi, quindi meno attrattiva, meno piacevolezza, meno affidabilita', meno competenza, meno aggressivita'. Il livello dei giudizi si stabilizza a 500 ms senza sostanziali modifiche, nemmeno quando il tempo di esposizione e' diventato di 1000 ms. Il tempo di risposta degli indiviudi diminuisce quando si passa da 100 a 500 ms ad eccessione del giudizio sull'affidabilita', e quando si passa da 500ms a 1000ms la situazione resta invariata.
La confidenza sui vari tratti aumenta da 100ms a 500ms di esposizione tranne che per l'aggressivita e da 500ms a 100ms la tendenza e' confermata ad eccezione del giudizio sulla competenza.
Con l'esposizione a 1000ms, infine, si e' visto che i giudizi diventano maggiormente differenziati in base ai tratti da valutare. I tratti positivi infatti producevano giudizi positivi, mentre tratti negativi producevano giudizi negativi.
In conclusione abbiamo visto che i giudizi su tratti di personalita' si forma gia' a 100ms di esposizione alla faccia. L'osservazione relativa al fatto che il tempo necessario per esprimere il giudizio decresca passando da 100ms a 500ms indica che il giudizio e' dato in modo molto veloce nella prima condizione rispetto alla seconda.
Con l'aumento dell'esposizione i giudizi diventano piu' negativi, e la spiegazione di questo fenomeno sta nel fatto che, in situazioni di pressione temporale, i giudizi vengono dati in base al naturale bias positivo degli individui. Infatti con l'aumento dell'espozione a 500 ms i vari individui hanno avuto il tempo di esprimere un giudizio piu' soggettivo in relazione al tratto inferito.
Ci si apettava una correlazione piu' alta per l'attrattiva, ma e' stata riscontrata una alta correlazione anche per l'affidabilita' e questa puo' essere spiegata in temini evoluzionistici, infatti, il rilevamento dell'affidabilita' e' una capacita' fondamentale per la sopravvivenza. Dagli studi con le tecniche di neuroimmagine si e' scoperto che il rilevamento dell'affidabilita' e un processo automatico ed e' legato all'attivita' dell'amigdala, una struttura subcorticale fondamentale per l'individuazione di potenziali stimoli pericolosi. Infatti lesioni di questa struttura portano gli individui ad avere difficolta' nell'identificare facce di persone affidabili da quelle inaffidabili.
Questo studio quindi mostra che le persone sono estremamente efficienti nell'individuare questa caratteristica infatti l'alta correlazione nella detenzione di questo tratto e' paragonabile solo all'attrattiva.
Si suppone che le varie componenti dalla faccia vengano elaborate in tempi diversi per cui le varie inferenze vengono fatte con tempi diversificati. Infatti, possiamo dire che il giudizio di affidabilita' e attrattiva si forma piu' velocemente rispetto agli altri giudizi.
Il fatto che con l'aumentare dei tempi di esposizione i giudizi diventano meno correlati, dimostra come, da un giudizio inizialmente globale, se ne forma un altro maggiormente approfondito.
Riassumendo quindi, un tempo di esposizione di 100 ms e' sufficiente per formare un giudizio sui tratti della personalita' degli individui e che questi giudizi sono ancora ancorati alle inferenze iniziali. Questo processo puo' essere incontrollato e vede l'attivazione dei processi del sistema veloce, intuitivo e non riflessivo. Quindi come diveva Lavater tutti noi siamo quotidianamente influenzati dalla fisiognomica.
Fonti:
First Impressions
Making up your mind after 100-ms exposure to a face
di Janime Willis e Alexander Todorov
Quindi se il giudizio si fosse formato a 100 ms, i risultati del gruppo sperimentale sarebbero dovuti essere significativamente simili a quello del gruppo di controllo. In caso contrario sarebbe stato necessario un maggior tempo di esposizione per far coincidere i giudizi.
Il tempo di 500 ms dovrebbe essere un tempo sufficiente per permettere agli individui di formare un giudizio stabile sui tratti inferiti. In questo caso, il giudizio dato sarebbe dovuto essere significativamente simile a quello del gruppo di controllo.
In ultimo, l'esposizione a 1000 ms avrebbe dovuto portare gli indiviudi a formare un giudizio maggiormente differenziato sui tratti inferiti. Se un giudizio globale sarebbe stato significativamente vicino a quello del gruppo di controllo, un tempo di esposizione maggiore avrebbe dovuto portare gli indiviudi a differenziare ed approfondire i giudizi dati e per cui il risultato finale sarebbe una maggiore discrepanza di giudizio rispetto al gruppo di controllo.
Sono stati impegnati 245 studenti universitari. 117 destinati a formare il gruppo di controllo e i rimanenti a costituire il gruppo sperimentale.
2o di loro sono stati assegnati al gruppo che avrebbe valutato l'attrattiva, 25 alla piacevolezza, 23 alla competenza, 24 alla fiducia e 25 all'aggessivita'.
Le immagini usate appartenevano a 66 persone sconosciute 33 uomini e 33 donne.
Il gruppo di controllo avrebbe dovuto osservare le immagini ed esprimere un giudizio sui tratti oggetto della sperimentazione senza ''fretta''. Avrebbero dovuto esprimere un giudizio su un questionario separato basandolo su una scala da 1 a 9. Questo giudizio era importante per confrontare il giudizio dei soggetti sperimentali.
Ovviamente, ci si aspettava che il giudizio dei soggetti sperimentali fosse correlato con quello dei soggetti del gruppo di controllo.
Ai soggetti del gruppo sperimentale venne detto che quello era un esperimento sulla prima impressione e si pregava loro di rispondere il piu' velocemente possibile. Inoltre, si faceva loro presente che l'immagine sarebbe apparsa solo una volta. Erano davanti lo schermo di un pc, e la prova partiva dopo aver permesso loro di familiarizzare con l'ambiente. Osservavano una punto di fissazione centrale costituito da una + al centro dello schermo e poi appariva l'immagine e vi restava per il tempo di 100ms, 500ms o 1000ms.
Subito dopo, una domanda presentata sullo schermo chiedeva loro di dire se il personaggio visto sullo schermo fosse attraente, piacevole, affidabile, competente o aggressivo. La risposta prevedeva un si o no da parte dell'utente. Il sistema chiedeva successivamente loro di valutare la confidenza del giudizio espresso su una scala da 1 a 7.
I risultati mostrano che gia' a 100 ms di esposizione i giudizi espressi dagli individui e' significativamente correlato con quelli espressi da gruppo di controllo. Come ci si aspettava, e' l'attrattiva la voce maggiormente correlata all'aspetto fisico, dopotutto e' un tratto specifico della faccia. Si e' anche notata un'elevata correlazione per il giudizio di affidabilita'. Con l'aumento del tempo di esposizione questi giudizi non cambiano significamente.
L'aumento del tempo porta gli individui a dare dei giudizi piu' negativi, quindi meno attrattiva, meno piacevolezza, meno affidabilita', meno competenza, meno aggressivita'. Il livello dei giudizi si stabilizza a 500 ms senza sostanziali modifiche, nemmeno quando il tempo di esposizione e' diventato di 1000 ms. Il tempo di risposta degli indiviudi diminuisce quando si passa da 100 a 500 ms ad eccessione del giudizio sull'affidabilita', e quando si passa da 500ms a 1000ms la situazione resta invariata.
La confidenza sui vari tratti aumenta da 100ms a 500ms di esposizione tranne che per l'aggressivita e da 500ms a 100ms la tendenza e' confermata ad eccezione del giudizio sulla competenza.
Con l'esposizione a 1000ms, infine, si e' visto che i giudizi diventano maggiormente differenziati in base ai tratti da valutare. I tratti positivi infatti producevano giudizi positivi, mentre tratti negativi producevano giudizi negativi.
In conclusione abbiamo visto che i giudizi su tratti di personalita' si forma gia' a 100ms di esposizione alla faccia. L'osservazione relativa al fatto che il tempo necessario per esprimere il giudizio decresca passando da 100ms a 500ms indica che il giudizio e' dato in modo molto veloce nella prima condizione rispetto alla seconda.
Con l'aumento dell'esposizione i giudizi diventano piu' negativi, e la spiegazione di questo fenomeno sta nel fatto che, in situazioni di pressione temporale, i giudizi vengono dati in base al naturale bias positivo degli individui. Infatti con l'aumento dell'espozione a 500 ms i vari individui hanno avuto il tempo di esprimere un giudizio piu' soggettivo in relazione al tratto inferito.
Ci si apettava una correlazione piu' alta per l'attrattiva, ma e' stata riscontrata una alta correlazione anche per l'affidabilita' e questa puo' essere spiegata in temini evoluzionistici, infatti, il rilevamento dell'affidabilita' e' una capacita' fondamentale per la sopravvivenza. Dagli studi con le tecniche di neuroimmagine si e' scoperto che il rilevamento dell'affidabilita' e un processo automatico ed e' legato all'attivita' dell'amigdala, una struttura subcorticale fondamentale per l'individuazione di potenziali stimoli pericolosi. Infatti lesioni di questa struttura portano gli individui ad avere difficolta' nell'identificare facce di persone affidabili da quelle inaffidabili.
Questo studio quindi mostra che le persone sono estremamente efficienti nell'individuare questa caratteristica infatti l'alta correlazione nella detenzione di questo tratto e' paragonabile solo all'attrattiva.
Si suppone che le varie componenti dalla faccia vengano elaborate in tempi diversi per cui le varie inferenze vengono fatte con tempi diversificati. Infatti, possiamo dire che il giudizio di affidabilita' e attrattiva si forma piu' velocemente rispetto agli altri giudizi.
Il fatto che con l'aumentare dei tempi di esposizione i giudizi diventano meno correlati, dimostra come, da un giudizio inizialmente globale, se ne forma un altro maggiormente approfondito.
Riassumendo quindi, un tempo di esposizione di 100 ms e' sufficiente per formare un giudizio sui tratti della personalita' degli individui e che questi giudizi sono ancora ancorati alle inferenze iniziali. Questo processo puo' essere incontrollato e vede l'attivazione dei processi del sistema veloce, intuitivo e non riflessivo. Quindi come diveva Lavater tutti noi siamo quotidianamente influenzati dalla fisiognomica.
Fonti:
First Impressions
Making up your mind after 100-ms exposure to a face
di Janime Willis e Alexander Todorov
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