
E' la prima ricerca del mondo che analizza la dieta dei bambini combinata con variabili psicologiche e sociodemografiche riferite alla madre. Sono state coinvolte 27.763 madri, a cui e' stato chiesto di descrivere la frequenza con cui i propri figli, di 18 mesi, rifiutavano 36 tipi diversi di cibo e bevande. Da questa eta', i bambini, imparano a preferire dolci e cibi ad alto contenuto di grassi rispetto ai cibi salutari.
''Abbiamo visto che le madri psicologicamente instabili, ansiose, arrabbiate, tristi, insicure o che hanno una visione negativa del mondo sono piu' propense a lasciare che i loro figli mangino dolci e cibi grassi. Allo stesso tempo, pero', non abbiamo notato un legame tra la personalita' materna e dieta salutare, per la maggior parte, costituita da frutta e verdure'' dice lo psicologo Eivind Ystrøm del NIPH.
Questi tratti della personalita' materna ricadono sotto il nome collettivo di affettivita' negativa (emozioni negative). Queste persone spesso hanno una bassa capacita' di sopportare lo stress, si arrendono facilmente di fronte agli ostacoli e spesso hanno una scarsa capacita' di controllo sui bambini.
''Credo che le madri cerchino di compensare questi tratti negativi provando a forzare i propri figli ad assumere cibi salutari o trattenerli dal consumare troppi dolci. Paradossalmente, cercano di bilanciare il loro scarso controllo sui loro figli, con un maggior controllo. Con la forza e le restrizioni, le madri, non fanno altro che aumentare il desiderio dei figli di consumare i cibi proibiti, e questo desiderio si trasforma velocemente in resistenza da parte dei bambini nella forma di capricci e collera, alle quali, queste madri, scarsamente resistono. Gli studi precedenti, inoltre, dimostrano che, i tentativi di controllo dei genitori sono correlati con una dieta dei figli ricca di zuccheri.''
Ystrøm crede che le conoscenze in merito alla correlazione tra i tratti della personalita' dei genitori e le abitutini alimentari dei figli saranno utili per il personale sanitario e per i dietisti e esperti dell'alimentazione.
''Le persone con un gran numero di emozioni negative spesso esprimono paura e sembrano essere insicure e non di aiuto. Le ricerche di questo tipo possono aiutare a costituire un insieme di strumenti e consigli che alleviano da stress e mancanza di forza dei genitori nell'affrontare quotidianamente le problematiche dietetiche dei figli. Purtroppo, non potremmo studiare i padri, anche se presumiamo che anche essi abbiano un ruolo importante in questi meccanismi. Gli uomini con sentimenti negativi spesso presentano forme di ansieta' e rabbia, ma d'altronde queste caratteristiche sono identiche tra i due sessi.''
La ricerca e' stata condotta anche seguendo alcuni fattori sociodemografici; il sesso del bambino, la dipendenza da fumo della madre, avviamento del bambino all'asilo nido, il livello di studio e l'eta' della madre, il numero di figli, reddito e situazione familiare. Questi dati sono stati raccolti dal Medical Birth Registry della Norvegia (una specie di anagrafe). Nessuno di questi, pero', spiega la correlazione indagata.
''Oppure, presupponiamo che l'impatto dei fattori sociodemografici non ha avuto un grosso effetto sui tratti della personalita' della madre.'' dice Ystrøm.
- Le madri fumatrici, con alto reddito, che hanno bambini di sesso maschile, avviati al nido, con piu' di un figlio, sono meno propense a dare loro cibo sano.
- Le madri fumatrici, con un alto reddito e/o piu' figli, con una maggiore probabilita' daranno cibo non salutare ai loro figli.
- Le madri con elevato livello di studio e/o piu' anziane sono piu' propense a fornire ai loro figli cibo sano.
Questo e' anche il primo studio sui pattern nutrizionali di bambini cosi' piccoli.
''Questo e' importante perche' abbiamo scoperto che i fattori sociodemografici di rischio che sono stati identificati da studi precedenti condotti su bambini da 3 a 6 anni, sono gli stessi che influenzano le abitudini alimentari dei bambini di 18 mesi. Quindi questo dimostra che le capacita' dei genitori di controllare i fattori di stress che gli affliggono, puo' influenzare le abitudini alimentari dei bambini gia' in eta' piu' tenera.''
Il numero e la grandezza degli indicatori che riguardano le abitudini alimentari dei bambini sono stati limitati, come anche i tipi di cibo. I ricercatori hanno solo valutato quali cibi sono rifiutati dai bambini e quali preferiti e come questi cibi sono stati loro forniti. In ultimo, una completa analisi della personalita' delle madri, ovviamente, contribuirebbe a darci un quadro piu' generale ed esaustivo sugli effetti che queste personalita' sortiscono sui figli.
''Quindi, gli studi futuri dovrebbero includere tutti i cinque tipi di tratti di personalita' di base che sono usati di solito nei test di personalita'. (estroversita', controllo, socievolezza, apertura alle nuove esperienze e affettivita'). Sarebbe infine molto interessante osservare queste relazioni molto piu' da vicino'' conclude Ystrøm.
Negli studi precedenti, Ystrøm ed i suoi colleghi hanno evidenziato che madri con un alto livello di negativita' smettono di allattare il proprio figlio al seno prima dei 6 mesi di solito raccomandati.
Fonti: http://www.medicalnewstoday.com/articles/145151.php
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